La Riserva Nazionale di Masai Mara si estende nella regione ovest del Kenya e confina, a sud, con il Parco Nazionale del Serengeti in Tanzania.
Copre una superficie di poco superiore ai 1500 kmq, a un’altitudine tra i 1500 e i 2000 metri slm. Tre fiumi permanenti (Mara, Talek e Sand) attraversano la Riserva, favorendo un ecosistema che si può definire unico. Il suo territorio è in prevalenza caratterizzato da aperte praterie e savane intervallate da verdi colline e boschi di acacie. Paludi e foreste fluviali delimitano i corsi d’acqua.
Masai Mara è certamente una delle più famose aree protette del mondo e la più frequentata del Kenya.
La fauna di Masai Mara è straordinariamente varia e abbondante da rendere possibile, con un po’ di fortuna, l’avvistamento dei “Big Five” (leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo) nell’arco di una sola giornata..
Lo spettacolo più sensazionale che offre la Riserva è, senza dubbio, l’attraversamento del fiume Mara da parte di gnu e zebre durante “la grande migrazione”. Come estensione settentrionale del vasto ecosistema del Serengeti, la Riserva di Masai Mara, dove le precipitazioni piovose sono abbondanti, ricopre un ruolo di vitale importanza durante la stagione secca. Generalmente tra fine giugno e metà agosto, circa due milioni di erbivori in maggior parte gnu, zebre e gazzelle, dopo aver lasciato le ormai aride pianure del Serengeti in Tanzania, arriva nei pascoli rigogliosi di Masai Mara.
Al loro seguito si spostano numerosi predatori, quali leoni, leopardi, ghepardi e iene, pronti a cacciare gli animali più deboli o feriti, mentre opportunisti avvoltoi pattugliano il cielo in attesa del loro turno.
Nei mesi di ottobre e novembre, quando a Masai Mara i pascoli non sono più così ricchi di vegetazione, le mandrie si dirigono nuovamente a sud, verso le immense savane del Serengeti e della Ngorongoro Conservation Area, ritornate lussureggianti grazie alle copiose piogge.